La caratteristica principale tipica dell’ipocondria, o ansia connessa con lo stato di salute, è la credenza, basata sull’interpretazione erronea di segni o sintomi fisici, di avere o di stare sviluppando una grave patologia, senza che un’accurata valutazione medica abbia identificato motivi sufficienti per giustificare questi timori.
La preoccupazione dovrebbe causare un considerevole disagio e il problema dovrebbe sussistere per almeno 6 mesi, perchè si possa legittimare una diagnosi di disturbo da ansia da malattia, secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
Le rassicurazioni mediche non riescono a dissipare queste paure ingiustificate, alcuni ipocondriaci ricorrono al loro medico curante mentre altri, a causa di una paura generale di tutto ciò che è in relazione a malattie fisiche, tendono ad evitare contatti con specialisti e informazioni sanitarie.
La ricerca di rassicurazione può essere estesa e trasformarsi nella tendenza a consultare in continuazione esperti senza averne un effettivo bisogno.
Si osserva un aumento di attenzione per i processi fisici endogeni, come il ritmo cardiaco, l’attività gastro-intestinale, la deglutizione, la respirazione ecc.
Alcune persone, invece, concentrano l’attenzione su aspetti esteriori del corpo e sono eccessivamente attenti a particolari come l’asimmetria del corpo, l’irregolarità e le macchie delle pelle, la perdita o la crescita irregolare dei capelli e la grandezza delle pupille.
Continue rimuginazioni e preoccupazioni contribuiscono a mantenere il corpo al centro dell’attenzione e influiscono sui sintomi (ad es. disturbi del sonno) che, a loro volta, possono portare alla formazione o al rinforzo delle false interpretazioni, la cui risposta affettiva che accompagna quanto descritto è tipicamente l’ansia, i cui sintomi vengono interpretati erroneamente.
I comportamenti che contribuiscono al mantenimento di questo disturbo sono:
– Controllo del proprio corpo per verificarne il funzionamento (palpazione dell’addome, respirazioni profonde, forzate deglutizioni, controllo del polso)
– Evitamento di attività o situazioni che espongono l’individuo a pensare al proprio stato di salute o all’ansia.
– Comportamenti protettivi per ridurre il rischio di malattie future.
– La ricerca di rassicurazione.
Sembra quasi paradossale che i pazienti con ansia connessa allo stato di salute, da un lato siano preoccupati del loro benessere fisico, dall’altro continuino a mantenere atteggiamenti potenzialmente dannosi per il loro corpo, come fumare o abusare di alcol. Cambiamenti di stile di vita e l’introduzione di esercizi fisici abituali, sono un mezzo utile per ridefinire se stessi come persona sana e in forma e possono aiutare a liberarsi da schemi di vulnerabilità fisica.

Pin It on Pinterest